Shikoku

 

Shikoku, il cui nome significa "quattro paesi", è divisa in quattro prefetture; situata nell'oceano Pacifico settentrionale, a sud-ovest dell'isola di Honshu, da cui la separa il mare Interno, e a est dell'isola di Kyushu. Il territorio, che ha una superficie di 18.758 km2 (è la più piccola della quattro isole principali), è prevalentemente montuoso (raggiunge la massima elevazione nel monte Ishizuchi, di 1981 m), con pianure poco estese situate lungo la costa e nelle valli dei principali fiumi, ed è coperto di foreste. E’ popolata da circa 5 milioni di abitanti; la maggioranza della popolazione (poco più di quattro milioni di abitanti) risiede nei capoluoghi delle quattro prefetture:


Kōchi: la città capoluogo della prefettura omonima (320.000 abitanti circa) situata alla foce del fiume Monobe, nella baia di Tosa. Notevole il castello che domina dall'alto.

Matsuyama: capoluogo della prefettura più orientale (Ehime), è anch'essa famosa per il castello e per le fonti termali in cui tradizionalmente per secoli si sono bagnati nobil,, persone comuni ed anche, in stanze a loro riservate, l'imperatore e i membri della famiglia imperiale.

Tokushima;

Takamatsu;

 


Lo Shikoku ha moltissimi templi, soprattutto edificati sul monte Konpira nei dintorni di Kotohira, che erano tradizionalmente meta di pellegrinaggi buddhisti. Il pellegrinaggio consisteva nella visita a 88 templi. Ancor oggi viene compiuto con tutti i mezzi. La tradizione vuole che il pellegrinaggio sia stato istituito da un antico monaco buddhista, Kūkai, originario dello Shikoku. Secondo la leggenda, il monaco apparirebbe ancora oggi ai pellegrini.
Lo Shikoku, è sempre stato piuttosto isolato e quindi ha conservato più a lungo le caratteristiche originarie del Giappone soprattutto riguardo alla vegetazione ed anche ad alcune tecniche costruttive.
Una delle più affascinanti descrizioni dello Shikoku "perduto" si deve ad Alex Kerr uno scrittore americano che per molti anni, a partire dal 1970, ha vissuto in uno sperduto villaggio di montagna vicino Ōboke e scrisse Lost Japan (L'edizione italiana è uscita col titolo: Il Giappone e la gloria)

 


La regione dello Shikoku è la meno sviluppata delle isole giapponesi probabilmente a causa della povertà del suolo, molto montagnoso. L'economia è basata sulla coltivazione di frutta, riso, tabacco e semi di soia, sulla pesca e sulla produzione di legname e carta. Matsuyama e Takamatsu sono i maggiori centri urbani dell'isola, che conta 4.179.000 abitanti.
La regione di Shikoku è collegata ad Honshū da tre ponti. Sul ponte Seto Ōhashi ("il grande ponte di Seto"), terminato nel 1988, transita la ferrovia.


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Le Isole del Giappone - Shikoku - La guida più completa del Giappone

Shikoku

 

Shikoku, il cui nome significa "quattro paesi", è divisa in quattro prefetture; situata nell'oceano Pacifico settentrionale, a sud-ovest dell'isola di Honshu, da cui la separa il mare Interno, e a est dell'isola di Kyushu. Il territorio, che ha una superficie di 18.758 km2 (è la più piccola della quattro isole principali), è prevalentemente montuoso (raggiunge la massima elevazione nel monte Ishizuchi, di 1981 m), con pianure poco estese situate lungo la costa e nelle valli dei principali fiumi, ed è coperto di foreste. E’ popolata da circa 5 milioni di abitanti; la maggioranza della popolazione (poco più di quattro milioni di abitanti) risiede nei capoluoghi delle quattro prefetture:


Kōchi: la città capoluogo della prefettura omonima (320.000 abitanti circa) situata alla foce del fiume Monobe, nella baia di Tosa. Notevole il castello che domina dall'alto.

Matsuyama: capoluogo della prefettura più orientale (Ehime), è anch'essa famosa per il castello e per le fonti termali in cui tradizionalmente per secoli si sono bagnati nobil,, persone comuni ed anche, in stanze a loro riservate, l'imperatore e i membri della famiglia imperiale.

Tokushima;

Takamatsu;

 


Lo Shikoku ha moltissimi templi, soprattutto edificati sul monte Konpira nei dintorni di Kotohira, che erano tradizionalmente meta di pellegrinaggi buddhisti. Il pellegrinaggio consisteva nella visita a 88 templi. Ancor oggi viene compiuto con tutti i mezzi. La tradizione vuole che il pellegrinaggio sia stato istituito da un antico monaco buddhista, Kūkai, originario dello Shikoku. Secondo la leggenda, il monaco apparirebbe ancora oggi ai pellegrini.
Lo Shikoku, è sempre stato piuttosto isolato e quindi ha conservato più a lungo le caratteristiche originarie del Giappone soprattutto riguardo alla vegetazione ed anche ad alcune tecniche costruttive.
Una delle più affascinanti descrizioni dello Shikoku "perduto" si deve ad Alex Kerr uno scrittore americano che per molti anni, a partire dal 1970, ha vissuto in uno sperduto villaggio di montagna vicino Ōboke e scrisse Lost Japan (L'edizione italiana è uscita col titolo: Il Giappone e la gloria)

 


La regione dello Shikoku è la meno sviluppata delle isole giapponesi probabilmente a causa della povertà del suolo, molto montagnoso. L'economia è basata sulla coltivazione di frutta, riso, tabacco e semi di soia, sulla pesca e sulla produzione di legname e carta. Matsuyama e Takamatsu sono i maggiori centri urbani dell'isola, che conta 4.179.000 abitanti.
La regione di Shikoku è collegata ad Honshū da tre ponti. Sul ponte Seto Ōhashi ("il grande ponte di Seto"), terminato nel 1988, transita la ferrovia.


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